Le Città del Municipio Roma V. Pubblico Privato Comunità.
Azioni di sussidiarietà nello spazio pubblico in trasformazione
Il Masterplan è uno strumento di governo per il territorio del Municipio Roma V, che persegue gli obiettivi dello sviluppo e della sostenibilità nei processi di trasformazione territoriale. Il Masterplan è uno strumento strategico per la conoscenza e l’interpretazione dei processi in atto della programmazione urbanistica del territorio municipale. È una evoluta assunzione di responsabilità politica per la crescita e la trasformazione dell’economia sociale e del lavoro nelle Città del Municipio Roma V. Il Masterplan è un documento consapevole dei bisogni della popolazione, del singolo e dell’insieme demografico presente, riconosce l’insieme e le parti separabili e organiche di comunità differenti che compongono il primo valore dell’identità di cittadinanza.
Il processo delle azioni che il Masterplan contiene, consente di evidenziare, prima che la trasformazione del territorio sia stata attuata per parti separate, gli ambiti omogenei dove operare. Pubblico, Privato e Comunità sono, insieme – operatori, fruitori e gestori dei luoghi del progetto – con ruoli specifici per una nuova assunzione di responsabilità civica. Nei progetti possibili si evidenzianole le fonti di finanziamento, gli strumenti necessari all’attuazione e la temporalizzazione degli interventi. Il contenuto delle linee guida del documento, descrive una attuazione per fasi, attraverso progetti puntuali e fattibili con le risorse del territorio per lo sviluppo degli spazi pubblici (presenti e futuri) in trasformazione; l’arco temporale di attuazione va dal breve, al medio, verso il lungo periodo, in modo da perseguire gli obiettivi di Roma V 2030. Il Masterplan, inoltre, è uno strumento necessario all’autonomia amministrativa del Municipio; in particolar modo lo è nella prospettiva di Roma Città Metropolitana e del Municipio V come Comune Metropolitano.
Il complesso delle linee guida finalizza lo strumento di governo per evolvere la pianificazione verso obiettivi misurabili nel tempo e basati sul concetto costituzionale della sussidiarietà, mutuando il principio ed il criterio di ripartizione delle funzioni e delle competenze.
Nei progetti identificati nel documento, sono indicate aree diverse del territorio ma omogenee rispetto al loro grado di trasformabilità e sviluppo. Ognuna con una propria identità e caratteristica potenziale, misura della trasformabilità possibile degli spazi e delle economie che in essi vivono. Le Città del Municipio Roma V accoglieranno progetti urbani per la tutela delle diverse anime delle comunità che le abitano e le frequentano quotidianamente per l’abitare e per il lavoro.
Il processo delle azioni che il masterplan contiene, consente di evidenziare, prima che la trasformazione del territorio sia stata attuata per parti separate, gli ambiti omogenei dove operare. Pubblico, Privato e Comunità sono, insieme – operatori, fruitori e gestori dei luoghi del progetto – con ruoli specifici per una nuova assunzione di responsabilità civica.
Nei progetti possibili si evidenziano le fonti di finanziamento, gli strumenti necessari all’attuazione e la temporalizzazione degli interventi. Il contenuto delle linee guida del documento, descrive una attuazione per fasi, attraverso progetti puntuali e fattibili con le risorse del territorio per lo sviluppo degli spazi pubblici (presenti e futuri) in trasformazione; l’arco temporale di attuazione va dal breve, al medio, verso il lungo periodo, in modo da perseguire gli obiettivi di Roma V 2030.
Il Masterplan opera articolando le tematiche tradizionalmente affrontate nei progetti delle Smart City (Governance, Economy, Living, Mobility, Enviroment, People) e strutturate in modo da generare sinergie virtuose tra sostenibilità, integrazione sociale e sviluppo economico. Sinergie che organizzano un processo integrato fatto di programmi e azioni, un corpus per il management urbano che va dalla dimensione programmatica a quella progettuale.
I cambiamenti sociali, economici e tecnologici derivanti dalla globalizzazione e il processo di integrazione, pongono le città europee di fronte alla necessità di coniugare processi di innovazione economico-sociale e riqualificazione della propria struttura urbana, competitività e sviluppo urbano sostenibile. Le città devono quindi puntare sull’identificazione dei loro punti di forza e di debolezza per identificare le possibilità di sviluppo e crescere nei confronti di altre città dello stesso livello.
Il successo delle singole politiche settoriali certamente migliora le condizioni di vita della città ma ciò che rende realmente intelligente una città è però l’integrazione delle diverse azioni finalizzate ad obiettivi condivisi e comunicabili/comunicati nei suoi esiti. Il formarsi e rafforzarsi di una comunità di cittadini (o meglio utilizzatori) beneficiari e a loro volta divulgatori dell’intelligenza della città è sia condizione che effetto del successo dell’intelligenza di una città. Il Masterplan esplicita una visione integrata di servizi orientati allo sviluppo produttivo del territorio e all’innovazione sociale dove le comunità possono scegliere tra diversi stili di vita e opportunità. Il Masterplan prefigura un territorio con un’offerta diversificata di habitat e un’offerta sufficiente e diversificata di lavoro: una città che promuove l’incontro sociale, l’educazione, il rafforzamento dell’economia locale e che dà spazio alla creatività e all’identità urbana.
Negli ambiti territoriali di seguito identificati, anche gli atti e le procedure di programmazione e attuazione urbanistica, insieme alle condizioni economiche e finanziarie di sviluppo, concorrono alla definizione della trasformabilità dei luoghi, indirizzando un processo univoco di ridefinizione del sistema pubblico territoriale. L’insieme delle informazioni raccolte nel lavoro, misura il gradiente di trasformabilità nel breve, nel medio e nel lungo periodo, individuando sul territorio sette ambiti omogenei nei caratteri e nel potenziale di sviluppo e di trasformazione. I cinque ambiti d’area e i due ambiti lineari sono i contesti territoriali dove applicarsi con dei progetti di sviluppo e concentrare le attenzioni strategiche per la rigenerazione dell’intero Municipio V nella prospettiva di Roma V 2030.
Il documento assume come ambiti territoriali prevalenti dove applicare le linee guida:
I luoghi dell’abitare e del lavoro nel Margine Storico
Parte di città tra: Porta Maggiore, Vallo ferroviario, Nodo Pigneto, Via Formia, stazioni MetroC Malatesta, Pigneto e Teano.
I luoghi degli spazi Resilienti
Parte di città tra: ex Comprensorio SDO Tiburtino/Casilino/Centocelle, Parco Delle Energie, Villa Gordiani, Villa De Sanctis, Area Archeologica Ad Duos Lauros-Parco Archeologico di Centocelle.
I luoghi dei sistemi strutturanti di area Metropolitana – Asse Togliatti
Parte di città tra: Asse Togliatti – dal Parco di Centocelle all’A24 – e sistema degli spazi e delle funzioni di interesse pubblico limitrofe. (Centro Carni, Magazzini Teatro dell’Opera, Centro Servizi Prenestino, Parco Archeologico di Centocelle e “Area Rottamatori Togliatti”)
I luoghi del riuso spontaneo del settore agro – produttivo
Parte di città tra: dalla stazione di Torre Spaccata alla Via Collatina, interno al GRA – La Rustica, Tor Sapienza, Via dell’Omo, Tenuta della Mistica,
I luoghi del transito – Via Casilina come EcoDistretto
Parte di città tra: Print per attività Casilina -Tor Tre Teste, Ex Metallurgia Cantarini, asse via Casilina dal GRA a via Palmiro Togliatti
I luoghi degli spazi di relazione metropolitana
sviluppo delle Centralità Locali di PRG attraverso la messa a sistema del progetto urbano strategico delle nuove stazioni metro del Municipio V
(Parte di città tra: Pigneto e Malatesta nella centralità locale Pigneto, Teano nella centralità locale Teano, Gardenie Mirti e Parco di Centocelle nella centralità locale Mirti, Alessandrino nella centralità locale e nel Print Alessandrino, Torre Spaccata nel Print Tor Tre Teste)
Parti di città lineare tra: PU di San Lorenzo e l’area del Print VII1 La Rustica
Sviluppo progetto urbano strategico del margine nord e del Margine Ovest – Vallo Ferroviario del Municipio V
Nel processo di management urbano messo in atto, l’insieme organico di azioni multidisciplinari applicate all’economia locale, è capace di innescare sinergie virtuose per lo sviluppo sostenibile e la trasformazione della città esistente. Tra i sette ambiti, due sono stati scelti e riconosciuti come focus tematici prioritari: gli ambiti C e D+E. Essi rappresentano contesti territoriali già interessati da puntuali operazioni di trasformazione dell’esistente sia pubbliche che private, attualmente prive di un quadro organico di coordinamento unitario e coeso.