“I like this place and willingly could waste my time in it”

Laboratorio Stabile, Officine del Futuro, città – scuola – lavoro

Parafrasando William Shakespeare: “I like this place and willingly could waste my time in it”, abbiamo ricercato lo “Spazio”, uno spazio che funzioni, che si faccia abitare volentieri, come volentieri addetti e imprese hanno guidato e sostenuto i ragazzi durante questo percorso che ha portato all’allestimento di un “prototipo dello spazio pubblico“, messo in scena nell’area dell’ ex Mattatoio di Testaccio. Il progetto Officine del Futuro dell’Associazione Città Ibrida è giunto alla sua seconda edizione con “Il movimento e la vita: i materiali dello spazio pubblico”, che ha coinvolto oltre  140 ragazzi di tre Istituti Superiori della città di Roma, IIS Giorgi-Woolf (Palmiro Togliatti-Pigneto), IIS Amaldi (Tor Bella Monaca), IIS Croce-Aleramo (Colli Aniene) e il Centro Diurno Riabilitativo “La Fabbrica dei Sogni” – UOC CSM D6 della ASL Roma2 (Torre Maura),  5 aziende artigiane di eccellenza dell’Area Metropolitana di Roma,  consiste in un percorso formativo di condivisione e conoscenza, attraverso un laboratorio stabile che mette al centro della riflessione i territori dei Municipi IV – V – VI della città di Roma, aree urbane che presentano gli indicatori di disagio sociale più elevati. La finalità è quella di fornire ai ragazzi una consapevolezza maggiore riguardo ai temi dell’abitare e dello spazio pubblico, mostrando loro la cooperazione possibile tra tecnici e residenti, al fine di determinare le criticità di queste aree direttamente con chi vi abita. La riflessione collettiva è un momento altamente formativo ed educante, che fa leva sulla sensibilità individuale tanto quanto sull’impegno collettivo al fine di rigenerare la concezione urbana attualmente decaduta e problematica. “Senza la nascita di una nuova generazione urbana, consapevolmente sostenibile, non può esserci rigenerazione urbana”. Il laboratorio promuove un nuovo modo di guardare la società oltre che le imprese; fondamentale è l’incontro tra le realtà coinvolte, rilanciando le tematiche del lavoro, il fare ed il saper fare come espressione di rigenerazione che formi cittadini consapevoli delle proprie competenze di base, tecnico-professionali e trasversali. Il progetto è inserito nei percorsi di alternanza scuola-lavoro che la struttura formativa di Forma Camera – Camera di Commercio Roma svolge per lo sviluppo della conoscenza, del lavoro e delle imprese.

Suddivisi in cinque laboratori, Suolo, Tessuto, Struttura, Organismo, Sistemi, i gruppi di lavoro hanno ragionato sulle tematiche di intervento sullo spazio pubblico, per meglio accogliere la vita sociale, il lavoro e gli scambi.

Idea di città, idea di spazio e idea di lavoro come prospettiva per una migliore qualità della vita. L’analisi si è focalizzata sullo studio dei Municipi IV – V – VI, loro territori di appartenenza, luoghi dolenti e straordinari per criticità, risorse e patrimonio culturale, nonché città caratterizzate da disagio sociale ed abbandono urbanistico; gli indicatori del lavoro in questi territori danno una percentuale di NEET (Not –engaged- in Education, Employment or Training) superiore al 20%. La scelta è lavorare sul campo, è dare voce ai ragazzi che abitano la città e che da essa e dai suoi spazi pubblici si attendono risposte e possibilità di futuro. Parti di città e cittadini troppo spesso tenuti separati sono una conseguenza della necessità di sviluppare competenze e attività lavorative che abbiano ricadute positive sull’economia e sul sistema città. L’esperienza, il valore dei singoli individui, delle imprese ed un processo di apprendimento collaborativo e artigiano sono parte della costruzione dello spazio pubblico di oggi.

Il laboratorio stabile si è tenuto negli spazi delle scuole, la costruzione dei prototipi insieme alle imprese, i ragazzi e Città Ibrida, è stata effettuata nei laboratori dell’ IIS Giorgi di Via Palmiro Togliatti da Gennaio a Giugno 2019.  (…continua)

 la redazione

Fotografie e grafica a cura di Giuseppe Guglielmino e Città Ibrida.