Scuole e città educanti – 25 maggio 2017
Le città rappresentano le trasformazioni socio economiche che le investono determinando il superamento dei paradigmi dell’urbanistica convenzionale, attraverso nuove forme d’uso dello spazio pubblico e dei luoghi dove esso si rappresenta. Spazi pubblici e privati, parti omogenee e fatti urbani ne sono coinvolti e ri-formati a differenziate esperienze d’uso della città pubblica. Trasformazione e sviluppo, quotidianità ed emergenza funzionale, concorrono a descrivere la città contemporanea e i suoi processi trasformativi ed evolutivi, a ridefinire forme e uso dei luoghi simbolo della collettività: gli spazi per le funzioni pubbliche più rilevanti. L’osservazione dei processi in atto ci porta a ripensare, con casi simbolo, l’intero processo evolutivo di management urbano di parti urbane significative con le molte problematiche ad esso connesse. Abbiamo provato a cambiare paradigma per reinterpretare in positivo modi di pensare ed agire dei due principali attori coinvolti: colui che opera scelte obiettivo sul territorio (Amministrazioni centrali e/o locali, Professionisti del settore ecc..) e l’abitante, il fruitore, ovvero colui che nelle stesse scelte “trasferisce”, o almeno prova, i propri bisogni o desideri.
Dai contributi raccolti emerge il bisogno di ricominciare ad imparare, imparare dalla trasformazione in evoluzione, anche transitoria.Fare spazi pubblici, vuol dire realizzare un percorso di contaminazione positivo tra il passato, il presente ed il futuro per una nuova gestione dei luoghi di incontro e aggregazione. Il futuro delle città è nelle forme dell’abitare pubblico, strettamente connesso ai cambiamenti sociali, civili e culturali del nostro tempo.
La vita differenziata che la città accoglie è fenomeno educante e informante lo spazio pubblico presente e futuro: imparare dalla trasformazione consente di mettere in luce le interazioni che quotidianamente si hanno con lo spazio che ci circonda e con chi lo vive, anche nelle esperienze particolari della cittadinanza di transito. L’espressione del rinnovato senso di cittadinanza che appare nei processi di rigenerazione in atto consente di ricavare un panorama differenziato ed efficace di buone pratiche di architettura urbana, di assetto sociale e di gestione innovabile del futuro dello spazio pubblico.
Il workshop ha messo a confronto esperienze di urbanistica attiva e partecipata, a partire da iniziative svolte nei luoghi della formazione:
- nelle Scuole di diverso ordine e grado, che rappresentano l’elemento fondamentale di crescita di un Paese;
- nei centri di accoglienza, punti strategici presenti sul territorio che rappresentano, per le popolazioni in emergenza, un importante passaggio per il loro transitorio soggiorno ed importante luogo di formazione e integrazione;
- nei luoghi identitari della cultura, del patrimonio storico-archeologico e paesaggistico vissuti attraverso l’ausilio di enti istituzionali e associazioni no profit.
Relatori / Progetti
- MAURIZIO MORETTI (architetto – urbanista e presidente Associazione Città Ibrida)
Saluti di benvenuto, presentazione dei convenuti e avvio dei lavori del workshop - SANDRA GATTI (Responsabile di Area “Patrimonio Archeologico” Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale.)
Quale futuro ha il passato? Esperienze di cittadinanza nei processi di costruzione dello spazio pubblico passato e contemporaneo, come processo fondante la rigenerazione urbana e lo sviluppo sociale/ambientale sostenibile. - DEBORA DIODATI (Pres. Croce Rossa Italiana – Area Metropolitana di Roma) e EMANUELE ARGENTO (Resp. C.A.S. di Pietralata / Roma – Croce Rossa Italiana)
Mosaico di Città Viaggianti. Esperienza collaborativa e formativa per la realizzazione di uno spazio pubblico all’interno del CAS di Pietralata, per favorire l’integrazione sociale e culturale tra il quartiere e gli ospiti del Centro. - DOMENICO VENUTI (Sindaco del Comune di Salemi) e GIUSEPPE MAIORANA (Assessore alla cultura del Comune di Salemi).
Rafforzare e valorizzare il ruolo delle comunità autoctone nell’integrazione degli immigrati, accrescendo la consapevolezza di arricchimento nella condivisione con l’altro e avviando una idea di sviluppo territoriale locale. - PIERO ROVIGATTI (Prof. Aggr. di Urbanistica – Dip. Architettura Univ. Chiti-Pescara)
Cittadini in Erba 3.0. Laboratori di scoperta urbana e di cittadinanza attiva per l’infanzia nei quartieri periferici di Pescara. - LICIA CIANFRIGLIA (Vicepresidente Associazione Nazionale Presidi – ANP) ll ruolo della scuola come interprete dell’evoluzione del principio di cittadinanza.
- FULVIO LEONI (Prof. Arch. In rappresentanza di Amnesty International) La città come scena, la metropoli come testo.