La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale (SABAP RM-MET) e l’Associazione Città Ibrida,  partecipano alla Biennale dello Spazio Pubblico 2017 con il tema:

“Quale futuro ha il passato: il Foro di Praeneste.

Spazio pubblico nell’Europa contemporanea espressione di senso di cittadinanza europea”

La proposta ha l’obiettivo di favorire e costruire esperienze di cittadinanza nei processi di costruzione dello spazio pubblico passato e contemporaneo, come processo fondante la rigenerazione urbana e lo sviluppo sociale/ambientale sostenibile. A Palestrina il cuore della città moderna corrisponde esattamente al foro della città antica, del quale sono straordinariamente conservati i monumentali edifici pubblici, con una eccezionale continuità di spazi e funzioni.

Questi monumenti, recentemente restaurati e recuperati, devono essere a disposizione della città, aperti alla frequentazione dei cittadini, senza cancelli e senza biglietti, tornando a essere quello che erano nell’antichità, cioè una estensione della piazza pubblica, luogo di incontro fra persone di diversa etnia, lingua e cultura, spazi per scambio di idee, per gli affari, per le relazioni sociali.

Così lo spazio pubblico antico e contemporaneo, perfettamente fusi e integrati, possono favorire esperienze di cittadinanza e diventare cuore e motore di un processo fondante la rigenerazione urbana e lo sviluppo sociale/ambientale sostenibile. Nello specifico, la tematica prende in esame gli spazi del Complesso degli Edifici del Foro di Praeneste e la parte di città interessata, per:

  • far emergere la potenzialità del patrimonio archeologico come componente di inclusione sociale;
  • valorizzare lo spazio archeologico come mezzo per coinvolgere i cittadini alla riappropriazione del proprio passato e sviluppare un nuovo senso di cittadinanza europea su temi quali mobilità, comunità allargata, contatti fra culture;
  • lo spazio della città archeologica, nella città metropolitana europea (italiana) come mezzo innovativo di riqualificazione urbana
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La Biennale dello spazio pubblico è promossa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica assieme alla sua sezione laziale, dal Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, dall’Ordine degli architetti di Roma e dal Dipartimento di Architettura dell’Università Roma TRE, con la collaborazione di UN-Habitat e di ANCI. La manifestazione è giunta alla quarta edizione, le precedenti si sono svolte nel 2011, nel 2013 e nel 2015. Ciò che unisce i promotori e i collaboratori è la consapevolezza che gli spazi pubblici rappresentano i valori condivisi di natura ambientale e civile, la concretizzazione del patto sociale che presiede alla costruzione e al governo della città. La carta dello spazio pubblico approvata a conclusione della Biennale 2013 dichiara: “La Carta dello Spazio Pubblico vuole essere il documento di tutti coloro che credono nella città e nella sua straordinaria capacità di accoglienza, solidarietà, convivialità e condivisione; nella sua inimitabile virtù nel favorire la socialità, l’incontro, la convivenza, la libertà e la democrazia; e nella sua vocazione ad esprimere e realizzare questi valori attraverso lo spazio pubblico”. La Biennale si rivolge a Amministrazioni locali, Università, Associazioni culturali, Esperti e Professionisti di svariate discipline, Cittadini e Studenti, con lo scopo di favorire progetti interdisciplinari e condivisi dai principali protagonisti della scena urbana.Bisp2017 - Biennale Spazio Pubblico